La tavola deve essere abbastanza grande, in modo che i commensali siano a proprio agio, ma non troppo grande, con distanze eccessive tra un invitato e l’altro. In pratica il numero dei commensali deve essere proporzionale alle dimensioni della tavola, rotonda, ovale, rettangolare o quadrata che sia.
La tovaglia può essere di lino, di cotone, a disegni o in tinta unita, l’importante è che sia adatta per il tipo di invito e che si accordi con i piatti.
Al posto della tovaglia si possono usare le tovagliette all’americana, una per ogni commensale ma è preferibile utilizzarle per occasioni informali e soprattutto solo a colazione.
L’eventuale centrotavola deve essere basso e poco ingombrante per non ostacolare i movimenti e non impedire la vista ai commensali.
I piatti, posati su sottopiatti o direttamente sulla tovaglia, si dispongono ad uguale distanza l’uno dall’altro. Se sono decorati con disegni, fregi o stemmi, questi devono essere rivolti verso il bordo del tavolo, in modo che la persona seduta possa vederli nella loro corretta posizione.
Quando il servizio è effettuato da uno o più camerieri si apparecchia un solo piatto, a pranzo se c’è la minestra in brodo si mettono anche i piatti fondi o le tazze per il consommè e i camerieri provvedono a cambiare i piatti per le altre portate. Quando invece non c’è servizio, si possono apparecchiare fino a tre piatti, per l’antipasto, il primo e il secondo. Gli altri saranno a portata di mano su un tavolino o su un carrello.
Ovviamente il numero di piatti necessari varia a seconda delle portate del menu e lo stesso vale per le posate. La loro posizione è comunque fissa: alla sinistra del piatto le forchette e alla destra i coltelli, con la lama rivolta verso il piatto e il cucchiaio da minestra. Forchette e coltelli da pesce posti più esterni rispetto alle posate normali. Le posate da dessert si dispongono orizzontalmente davanti al piatto, la forchetta con il manico volto verso sinistra e il cucchiaio verso destra. Tra i due può essere inserito anche il coltello da frutta nello stesso senso del cucchiaino.
Oggi non si usa più apparecchiare le posate con i rebbi delle forchette e l’incavo del cucchiaio all’ingiù. Un tempo invece questa disposizione era di regola per mostrare le cifre incise sulle posate.
I bicchieri vanno messi leggermente a destra del piatto davanti al coltello. Devono essere almeno due, uno per l’acqua più grande e alla sua destra uno più piccolo per il vino. Se si servono più vini il numero dei bicchieri aumenta sino a un massimo di quattro. I bicchieri per il vino vanno sempre posti a destra di quello per l’acqua.
Il tovagliolo si posa sul piatto o a fianco delle posate: alcuni lo mettono a destra, altri a sinistra. Per pranzi non molto importanti può anche essere piegato artisticamente e infilato in un bicchiere.
Davanti ad ogni coperto a volte si mette un cartellino con il nome del commensale. L’uso dei segnaposto è consigliabile soprattutto quando gli invitati sono numerosi.
Il pane viene portato a tavola in appositi cestini portapane. A volte, anche se in Italia non e’ molto frequente, si apparecchiano dei piattini per il pane a sinistra del piatto davanti alle forchette.
Sulla tavola non possono mancare sale e pepe. Altri oggetti come la formaggera, la salsiera o le coppette lavadita, vengono portati a tavola solo quando sono necessari.